Salute e Benessere

I comportamenti posturali del bambino nel primo anno di vita e l’adozione delle prime scarpine

Nuovo appuntamento col dottor Antonio Aniceti. Oggi non parleremo solo di scarpe, o meglio, il tema calzature sarà trattato in funzione e in relazione a un importante argomento che riguarda i fattori da osservare per ricorrere ai consigli dell’osteopata pediatrico.
Perché infatti un genitore deve rivolgersi a questo professionista?

Insieme al dott. Aniceti affrontiamo questo quesito: l’osteopata pediatrico è un osteopata che ha una formazione altamente specifica, che riguarda tutte quelle disfunzioni che hanno a che fare con i bambini, dai primissimi giorni di vita del bambino fino alla fase dello sviluppo, in cui avviene la crescita muscolo-scheletrica.
Molte sono le domande che vengono rivolte a un osteopata pediatrico.
“Cosa devo osservare nello specifico nei comportamenti del mio bambino?”
“Cosa devo esaminare nella sua crescita?”
La cosa fondamentale che noi suggeriamo sempre è quella di verificare la stimolazione del movimento del nostro bimbo, come si muove nello spazio che lo circonda, quali sono i suoi movimenti.

E’ anche per questa ragione che noi di Baby Moda consigliamo di far indossare le prime scarpine al bambino non nel momento esatto in cui inizia a camminare autonomamente ma prima, quando inizia a tirarsi su grazie a un più saldo appoggio sul tallone alla ricerca di un equilibrio.
Un consiglio importantissimo quindi è di aspettare la “messa a terra” del piedino, adottando le scarpine per i primi passi, sostenute sul retropiede e flessibili al centro, proprio per iniziare a verificare quei parametri funzionali di stimolazione della mobilità che abbiamo appena menzionato.
Molto spesso, anche in negozio, abbiamo a che fare con neo mamme e neo papà che rimangono sorpresi quando gli diamo questa indicazione, perché c’è una convinzione, alquanto diffusa, per la quale si tende a pensare che fino alla fase dei primi passi i bambini debbano indossare solo calzini anti-scivolo o addirittura rimanere scalzi.
Ciò che suggeriamo sempre è di cominciare a provare le scarpine per i primi passi dentro le mura domestiche, per allenare progressivamente la mobilità del bambino, evitando però di costringerlo per troppo tempo dentro casa ad indossarle. Un buon compromesso è sempre dettato da un sapiente dosaggio del tempo, alternando momenti in cui far indossare le calzature per favorire un corretto atteggiamento posturale ad altri in cui giustamente il piede deve rimanere libero, rispettando così tutte le fasi dello sviluppo della mobilità e della postura del bambino. In determinate situazioni, come al mare sulla sabbia, è infatti molto importante camminare scalzi, per stimolare il bambino ad allenare le sue articolazioni e la sua muscolatura su superfici sconnesse, senza quella sorta di barriera e di protezione che viene data dalla scarpa.

Cosa quindi si deve osservare per capire quando è il momento per far indossare le prime scarpine? E quali sono le più indicate?
Sicuramente non esistono regole ma è sicuramente possibile fornire dei parametri ben precisi per comprendere questo, anche perché ogni bambino ha una storia a sé; ciò che è possibile fare è indagare con attenzione la postura del bambino, seduto, eretto o in movimento e in base a questi dati farsi consigliare dai giusti professionisti per optare sulla scelta migliore. La postura del corpo infatti è direttamente collegata al piede, alla sua forma e a come si appoggia sul terreno.
Di quest’ultimo argomento, la forma anatomica del piede, parleremo in modo approfondito in uno dei prossimi appuntamenti.

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